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BUCO NELL'OZONO E CFC, A CHE PUNTO SIAMO
25 maggio 2021
Ormai di Buco nell'Ozono se ne parla relativamente poco. Cosa sappiamo realmente di questo fenomeno? Cos'è l'Ozonosfera e perché è così importante per la vita sulla Terra? Per quale motivo i CFC sono così dannosi per l'Ozono? Buona lettura.
Partiamo iniziando dalle nozioni base.
L'atmosfera terrestre può essere divisa in diverse sezioni secondo la composizione chimica o (metodo più comunemente usato) alla variazione della temperatura con la quota.

Il primo strato che notiamo subito è quello della Troposfera nel quale si concentrano il 99% dei fenomeni meteorologici. Nella zona compresa tra i 15 ed i 50 km troviamo la Stratosfera, nella quale la temperatura media inizia a salire con l'aumentare della quota.
COM'È POSSIBILE?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo andare ad analizzare lo strato stesso, trovando al suo interno un substrato di ozono.
COS'È L'OZONO, COME SI FORMA E PERCHÉ È COSÌ IMPORTANTE?
L'Ozono è una molecola composta da tre atomi di Ossigeno. Il ciclo di formazione dell'ozono è il seguente:
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I raggi ultravioletti che provengono dal Sole colpiscono una molecola di ossigeno biatomico (O2), scindendola in due atomi di ossigeno (O);
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I due atomi di ossigeno si combineranno facilmente con altre molecole di (O2) formando ozono (O3).
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La molecola di ozono, per effetto dell'assorbimento dei raggi ultravioletti, si ridividerà in una molecola di O2 e in un atomo di O.
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L'atomo di O diviso si andrà a ricombinare con un'altra molecola di ossigeno e si riformerà l'ozono.


L'ozono ha quindi la capacità di assorbire alcune delle radiazioni UV (UltraViolette) emanate dal Sole. Queste radiazioni o raggi UV si possono dividere in tre tipologie:
Raggi UVC, i più pericolosi per la salute in quanto possono causare problemi alla pelle e causare tumori ;
Raggi UVB, anch'essi molto pericolosi per la salute degli esseri viventi in quanto anch'essi possono causare problemi di salute;
Raggi UVA, vengono anche chiamati volgarmente "i raggi buoni", ossia i raggi che vengono assorbiti dalla Terra e convertiti in calore (Infrarossi) e che quindi permettono di riscaldarci.
La vita sulla Terra è possibile quindi anche grazie allo strato di ozono, il quale riesce ad assorbire i raggi UVC al 99,9% e UVB 95% e di conseguenza porta ad un riscaldamento dello strato stesso, rendendo possibile l'aumento di temperatura nella Stratosfera.
COSA SI INTENDE PER "BUCO NELL'OZONO?
Il fenomeno così chiamato è dato da una riduzione dell'Ozonosfera dovuto ai ben noti CFC (Cloro Fluoro Carburi) o forse meglio conosciuti come Freon (nome dato dalla società DuPont).
Il Freon rivoluzionò il mercato grazie alla sua grande capacità di convertire molto più velocemente il calore (usato come fluido refrigerante nei cicli frigoriferi a compressione e propulsione per aerosol, come solventi nell'industria chimica e come fluidi traccianti).
IN CHE MODO I CFC CAUSANO UNA RIDUZIONE DELLO STRATO DI OZONO?
Il problema che lega l'ozono e i CFC (cloro soprattutto) risiede nel fatto che quando un atomo di cloro collide con una molecola di ozono si appropria del terzo atomo di ossigeno per cui si vengono a formare una molecola di O2 e monossido di cloro (ClO). Tale molecola è notevolmente attiva per cui si combinerà facilmente con atomi di ossigeno liberando ancora il cloro che resterà disponibile per ricominciare il ciclo di distruzione dell'ozono.
Meno ozono nella stratosfera, meno sarà la percentuale di UVC/UVB assorbiti dallo strato stesso e questo porterà gli esseri viventi ad essere più probabilmente soggetti alle radiazioni UV pericolose.
COME SI PUÒ RISOLVERE QUESTA SITUAZIONE?
A seguito del protocollo di Montreal del 1987 vennero "stabiliti i termini di scadenza entro cui le Parti firmatarie si impegnano a contenere i livelli di produzione e di consumo delle sostanze dannose per la fascia d’ozono stratosferico (halon, tetracloruro di carbonio, clorofluorocarburi, idroclofluorocarburi, tricloroetano, metilcloroformio, bromuro di metile, bromoclorometano). Il Protocollo, inoltre, disciplina gli scambi commerciali, la comunicazione dei dati di monitoraggio, l’attività di ricerca, lo scambio di informazioni e l’assistenza tecnica ai Paesi in via di sviluppo." (Ministero della transizione ecologica-IL PROTOCOLLO DI MONTREAL).
Dal 1987 ad oggi vengono utilizzati prodotti sostitutivi che non danneggiano l'ozonosfera e di conseguenza si è notato un ispessimento dello strato stesso, sintomo che un problema causato dall'uomo si può risolvere se solo lo si vuole, anche se serviranno anni.
Grazie a tutti per l'attenzione e buon proseguimento in Knowledge.
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